Quante volte ti è capitato di ricevere una richiesta di LIKE da una pagina della quale non te ne frega nulla? A me spesso, e non nascondo che alcune volte è stato solo un LIKE di stima.

Se vivo e lavoro a Roma per quale motivo dovrebbe interessarmi un asilo nido di Bari?
Eppure è la prima cosa che fanno tutti quelli che aprono una pagina, selezionano tutti gli amici e inviano richieste di LIKE senza fare un minimo di selezione, per età, sesso, abitudini, gusti.

Facebook ci “obbliga” a farlo con un invitante tasto “invita i tuoi amici a mettere MI PIACE alla tua pagina”e noi lì, avidi di LIKE, iniziamo a spammare a tutti i contatti la nostra paginetta.

E i risultati? Si vedono?
Se la pagina non è di interesse dei tuoi amici, che ovviamente hanno messo il famoso “LIKE” di stima, FACEBOOK, vecchio volpone, se ne accorge. Come? Semplicissimo, in base al livello di interazione con i post che pubblichi, se viene commentato o condiviso.
Facebook capisce benissimo, grazie al suo “magico” algoritmo, che la tua pagina ha uno scarso interesse per i FAN e quindi tenderà a far vedere sempre meno i tuoi contenuti.

Non è importante quanti like riceve un post. Il perfetto andamento di una pagina lo conosce solo l’amministratore, in quanto l’unico a poter accedere ai dati delle statistiche, per cui quando vai sulla pagina di un tuo “rivale” o di “uno che ti sta antipatico”, non gongolarti se sotto un post ha uno, due o zero LIKE, magari lo stesso post è stato visto già da centinaia di persone o condiviso, e tu non lo saprai mai.

Nelle pagine la metrica del LIKE conta poco. Il risultato è nelle statistiche delle visualizzazioni, nei commenti, nelle condivisioni, nei commenti sotto le condivisioni, insomma a FACEBOOK interessa quanto “casino” fa ciò che è stato pubblicato.
Quindi prima di inoltrare a casaccio gli inviti, cerca di farlo in modo mirato, valutando chi può essere interessato al tuo “prodotto”.


› Michele Grimaldi – Graphic Designer, Illustrator & free thinker