Sicuramente avrai sentito parlare di Personal Branding, cioè quell’insieme di strategie e riferimenti grafici che servono a promuovere se stessi. In pratica tu diventi il promoter di te stesso, delle tue competenze e delle tue esperienze, esattamente come se tu fossi un marchio.

Per questo, per semplificare, potremmo dire che il personal branding è il motivo per cui vieni ricordato e scelto, da un cliente, da un datore di lavoro oppure da un partner (addirittura).
Fare un buon Personal Branding, vuol dire individuare e incorniciare quelli che sono i tuoi punti di forza; tu sei il prodotto che stai presentando agli occhi degli altri, e che ti rende unico e riconoscibile, nel marasma di professionalità che si incontrano quotidianamente nel modo del lavoro.
Però attenzione, non significa vendere meglio se stessi. Il Personal Branding rappresenta esattamente quello che tu sei, realmente.
Perché qualcuno dovrebbe sceglierti? Perché sei l’unico con quella particolare caratteristica, che sa fare bene qualcosa e lo sa spiegare, e che il cui apporto è fonte di benefici e migliorie per coloro che decidono di puntare su dite.
Senza un buon Personal Branding rischieresti di essere percepito come tutti gli altri, per cui, tu o un altro professionista non farebbe differenza alcuna.